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Campo Sportivo “Onofrio Venezia” di Moliterno: sport e memoria civile

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 di  Nicola Orlando Si frequenta per anni un luogo e lo si indica con il nome del personaggio a cui è stato intitolato, ma lo si fa con quella disattenzione che scaturisce dall’abitudine, pur essendo un simbolo forte della propria storia personale e comunitaria. Il campo sportivo di Moliterno “O.(Onofrio) Venezia” è uno di questi. Il disegno del Campo Sportivo di Moliterno dal progetto degli anni '30 (Archivio Storico Comunale di Moliterno) Il tutto ha inizio il 18 luglio 1931 quando il Podestà di Moliterno, comm. Avv. Giuseppe Fruguglietti, con propria deliberazione n. 1751 , approva il progetto redatto dall’ing. Attilio Campa per la “Costruzione del Campo Sportivo”, per un importo di previsione di L. 34.375,95, da realizzare in contrada Piaggiarelle. Nella relazione allegata si legge: “Il progetto di Campo Sportivo che presentiamo, in seguito al mandato ricevuto dalla spett. Unione Sportiva Moliternese ….”. Nel paragrafo successivo si legge ancora “Il favore e la cooperazione  

Pagine di santità recuperate: Beatrice Palmieri da Moliterno e Fra Francesco da Montesano.

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di Antonio Rubino Un manoscritto del 1766   tramanda importanti notizie biografiche di religiosi francescani morti in concetto di santità  [1] . Alcune di queste notitie  sono state sepolte dall'oblio nelle comunità dove queste persone avevano vissuto. Recuperarle permette non solo di ripristinare " pagine di santità ", ma anche ricostruire spaccati di vita dei secoli passati. In questo manoscritto troviamo due Notitie che riguardano la storia del Convento di Santa Croce di Moliterno (Pz) che erano state completamente dimenticate.  Una è riferita ad un frate che visse e morì in questo convento nel corso del Seiecento, Fra Francesco da Montesano . L’esordio della descrizione del frate colpisce molto: «fu religioso di molta perfetione, fu di molto credito presso il secolo. […] e mai stava in ozio, anche quando era vecchio, ma o fatigava nell’orto, o nell’oratione, o in altro impiego dell’ubbidienza» . L’ incipit , prima ancora di esaminare la figura di Fra

Perchè i nomi sono importanti... cambiamenti toponomastici dal fascismo alla Repubblica: quando la forma diviene sostanza

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di Antonio Rubino La toponomastica , specie quella stradale degli ultimi tempi, si è dimostrata via di perdizione e terreno di scontro della politica. Toponomastica, storia e politica, confermano un legame molto forte che emerge ancor più nitido alla luce di alcuni esempi. Innalzamento dell'obelisco nel Foro Italico La toponomastica, fondamentale nello studio dell'origine dei luoghi, inserita nel contesto dell'epoca in cui viviamo manifesta ancora caratteri molto vivi del suo forte legame con la storia e con la politica. Il nome dei luoghi, delle strade, possono rappresentare uno studio metodologico per intendere come spesso il "simbolico", nella storia, diviene sostanza . Anzi, spesso il simbolico si sostituisce al reale.  La "guerra" (di poco conto) recente su tante questioni toponomastiche è meno importante, si tratta per lo più di dibattito politico che si occupa di toponomastica, ma lo fa con scarsa consapevolezza dell'importanza che

Riflessioni sul 25 Aprile: pacificare la memoria e guardare al futuro

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di Antonio Rubino La storia e la memoria sono come l'acqua e l'olio. Questo è il "problema" del 25 aprile . Non dovrebbe esistere un problema del 25 Aprile, ma l'enorme discussione che si apre su questa ricorrenza non è solo una "questione" di appartenenza politica, ma è figlia di questo derby scatenato tra " storia e memoria " ( ne abbiamo parlato in un articolo su MinutiDiStoria ) "Storia e memoria non sono gemelle" (come afferma il prof. Alessandro Barbero ),  la memoria può essere pacificata, non può essere sempre condivisa.   La ricorrenza del 25 aprile riapre questo dibattito che ancora vede divisioni molto nette. Non possiamo assistere a rivendicazioni di verità assolute basate sul fatto che esistono altri punti di vista. E' certo che è così. Esistevano i fascisti e vi furono i partigiani. Ed erano tutti italiani. Esistevano quelli che credettero nel fascismo, quelli che lo sconfessarono, quelli che lo combatte