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Un'odissea da raccontare ancora: gli IMI, Internati Militari Italiani. Alcune storie di soldati di Moliterno (Pz).

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Gli Internati Militari Italiani (IMI) sono soldati protagonisti, con le loro vite e le loro tragiche vicende, di una delle pagine più drammatiche della storia italiana della Seconda Guerra Mondiale. Una storia che merita di essere ancora esplorata e che deve essere conosciuta. Soprattutto i più giovani, coloro che non potranno più avere diretti rapporti con chi ha combattuto e vissuto quei tragici eventi, devono poter avere sempre più strumenti per conoscere i contesti, i fatti, le storie. In ultimo, può essere importante leggere dei nomi per dare a questa storia volti e vite che aiutano a non dimenticare. Fotografia di Giuseppe Petrocelli. Internato Militare Italiano, morto nel naufragio del piroscafo Oria nel febbraio del 1944. Questi soldati, catturati dalle forze tedesche dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, si opposero alla collaborazione con il Terzo Reich, subendo una deportazione che li condusse in una prigionia inimmaginabile. La loro storia non è solo un racconto ...

Monsignor Pietro di Maria, un moliternese nella diplomazia Vaticana

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Moliterno, 4 agosto 1865. La città è in festa, è il giorno in cui si celebra la festa Patronale di San Domenico. I balconi delle case dei cittadini più facoltosi sono addobbati a festa, come di consuetudine, con le coperte più belle e appariscenti, per il passaggio della processione di San Domenico. Anche a casa di Francesco Di Maria e Maria Teresa De Nito, famiglia di commercianti, il passaggio del simulacro del Santo Patrono, accompagnato dalle statue di tanti altri santi che le rendono onore, è accolto con l’esposizione dei migliori pezzi del corredo, con coperte appariscenti e costose. In questa casa la festa è doppia, perché il giorno precedente è stata arricchita dalla nascita del piccolo Pietro, che proprio in questo giorno solenne sarà portato nella Chiesa Madre di Moliterno, la chiesa parrocchiale Santa Maria Assunta, per ricevere il Battesimo. Il piccolo Pietro cresce in questa casa dove sono vivi i principi cristiani e durante la sua adolescenza, più volte, esprime il deside...

Alcune storie di caduti della Seconda Guerra Mondiale: dagli internati in Germania, all’Africa settentrionale, ai naufragi nell’Egeo

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Esistono vicende particolari che, inquadrate in un contesto storico generale, possono risultare utili a raccontare caratteri ed elementi salienti di periodi, epoche, eventi rilevanti( [1] ). La storia della seconda guerra mondiale è vastissima. Raccontarne piccoli episodi, così come emergono dagli archivi, permette di raccordare questa storia globale e ampia alle storie locali. Mentre, anche nel recente passato, tutti avevano occasione di confrontarsi con chi aveva vissuto quel periodo storico, gli studenti di oggi hanno minori opportunità di farlo, correndo il rischio di dissipare il valore di alcuni fatti storici considerandoli lontane nozioni. Il raccordo tra la grande storia e le piccole storie, il recuperare il filo che riannoda la storia alle memorie e il collegamento tra eventi generali e vicende di singoli uomini, consente di percepire la portata di quell’evento mondiale attraverso i suoi effetti anche nei luoghi in cui si vive, sottolineando l’efferatezza della guerra, esalt...