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Riflessioni sul coronavirus: cosa scriveranno gli storici? (cosa racconteremo ai nipoti?)

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di Antonio Rubino Questo articolo è probabilmente inutile. Parte da una domanda che di sicuro non ha risposta. Forse per questo, se lo leggi fino alla fine, potrai averne una. Cosa resterà, nella storia, di questa pandemia? C'è chi risponderà: tutto! Ma, la domanda va riformulata: cosa scriveranno gli storici, fra 100 anni, di questo periodo? La domanda è affascinante, peraltro, non ha risposta.   Non si tratta di decidere cosa risponderemo ai nostri nipoti quando ci chiederanno: Nonno come si viveva ai tempi dell'epidemia? cosa facevate chiusi in casa?. Il problema è da riversare su altri due punti: come faremo a testimoniare ciò che racconteremo? Su cosa si baserà chi quella storia dovrà scriverla? Abbiamo visto come in questo periodo insolito e inaspettato di pandemia siano fioriti parallelismi e analogie storiche (senza i crismi della comparazione scientifica) nati dalla spontaneità di ricercare nel passato qualcosa che potesse rasserenare o insegnare al presente (ne abbiam

La peste del Trecento e il dibattito storiografico: la storia può dirci qualcosa sulla pandemia del coronavirus?

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di Antonio Rubino I parallelismi storici non sono sostenibili. Tuttavia, la comparazione delle vicende storiche può invitare ad alcune riflessioni. La pandemia di covid19 , il corona virus , che ha bloccato il mondo, ha fatto fiorire molti parallelismi storici che, se non altro, oggi sono utili per riscoprire alcuni aspetti del dibattito storiografico e delle vicende del passato. Quantomeno, abbiamo un'occasione di confrontarci con la grande moltiplicazione di esperienze che si ha quando si studia la storia, così da guardare al futuro con mente "aperta". E' ricca di spunti interessanti, ma storicamente confutabile, la ricostruzione di un'analogia tra la pandemia del 2019 e l'epidemia di Spagnola che seguì la Prima Guerra Mondiale. Potrebbe risultare altrettanto ricca di nuove riflessioni sul presente la relazione che alcuni vorrebbero instaurare tra la Spagnola e l'ascesa del Nazismo : questione alquanto complessa e tesi molto difficile da sostenere

Spiegare in 20 minuti perchè è importante studiare la storia

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Perché è importante studiare la storia?  Ecco una risposta articolata in soli 20 minuti...  "È davvero solo la materia noiosa per cui dobbiamo imparare date e nomi di battaglie? Ne parla Alessandro Barbero, partendo da Erodoto e Tucidide per arrivare fino ai giorni nostri." Video dal Salone del Libro di Torino   Salone Internazionale del Libro di Torino XXX EDIZIONE - 2017  «E chiaro che la storia non si ripete mai uguale, non c’è nessuna legge storica precisa, nessun insegnamento che vale per sempre. Al limite giusto uno, volendo: non bisogna invadere la Russia»

Una donna che cambiò il suo mondo: la vita straordinaria di Caterina da Siena

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di Antonio Rubino Una donna del Medioevo viveva per lo più in casa. I suoi rapporti sociali erano limitati e non si occupava di guerra, di politica, in qualche caso collaborava negli affari di famiglia. Una donna del Medioevo aveva essenzialmente il ruolo della procreazione, andava in sposa tra i 12 e i 15 anni e, nella maggior parte dei casi, lo faceva consapevolmente per creare e mantenere relazioni utili alla sua famiglia. Sulle donne del Medioevo abbiamo poche fonti per raccontarne la vita quotidiana, abbiamo pochi scritti, le donne del Medioevo non scrivevano. Di una donna del Medioevo sappiamo davvero tantissimo:  Caterina da Siena , nata intorno al 1347. Rispetto a questo scenario Lei fu una donna che pur restando fortemente inserita e immersa nel suo mondo, lo cambiò profondamente. A. Carracci, Estasi di S.Caterina, 1590. Galleria Borghese, Roma Caterina nacque a Siena ,  nella   contrada dell'Oca . Il padre è un tintore di panni Jacopo Benincasa, la mamma La

Riflessioni sul 25 Aprile: pacificare la memoria e guardare al futuro

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di Antonio Rubino La storia e la memoria sono come l'acqua e l'olio. Questo è il "problema" del 25 aprile . Non dovrebbe esistere un problema del 25 Aprile, ma l'enorme discussione che si apre su questa ricorrenza non è solo una "questione" di appartenenza politica, ma è figlia di questo derby scatenato tra " storia e memoria " ( ne abbiamo parlato in un articolo su MinutiDiStoria ) "Storia e memoria non sono gemelle" (come afferma il prof. Alessandro Barbero ),  la memoria può essere pacificata, non può essere sempre condivisa.   La ricorrenza del 25 aprile riapre questo dibattito che ancora vede divisioni molto nette. Non possiamo assistere a rivendicazioni di verità assolute basate sul fatto che esistono altri punti di vista. E' certo che è così. Esistevano i fascisti e vi furono i partigiani. Ed erano tutti italiani. Esistevano quelli che credettero nel fascismo, quelli che lo sconfessarono, quelli che lo combatte

Riflessioni sul Coronavirus con Alessandro Barbero

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Lo storico e divulgatore Alessandro Barbero intervistato dalla giornalista del Corriere delle Sera Roberta Scorranese Interessanti riflessioni di Alessandro Barbero sulla Pandemia che tutti noi stiamo vivendo.

Storia - Memoria: un derby da non disputare.

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di Antonio Rubino « La memoria collettiva ha costituito un’importante posta in gioco nella lotta per il potere condotta dalle forze sociali. Impadronirsi della memoria e dell’oblio è una delle massime preoccupazioni delle classi, dei gruppi, degl’individui che hanno dominato e dominano le società storiche. Gli oblii, i silenzi della storia sono rivelatori di questi meccanismi di manipolazione della memoria collettiva .»[1] La voce autorevole di Jacques LeGoff ci mette in guardia sull'importanza della memoria. E precisamente di quella memoria collettiva che nella felice definizione di Pierre Nora è: « il ricordo, o l'insieme dei ricordi, più o meno conosciuti, di un'esperienza vissuta o mitizzata da una collettività vivente della cui identità fa parte integrante il sentimento del passato »[2]. Un acceso revisionismo storico (guidato per lo più da giornalisti e non affidato a storici di professione), ma anche un acceso dibattito sul fiorire di celebrazioni di ta