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Riflessioni sul 25 Aprile: pacificare la memoria e guardare al futuro

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di Antonio Rubino La storia e la memoria sono come l'acqua e l'olio. Questo è il "problema" del 25 aprile . Non dovrebbe esistere un problema del 25 Aprile, ma l'enorme discussione che si apre su questa ricorrenza non è solo una "questione" di appartenenza politica, ma è figlia di questo derby scatenato tra " storia e memoria " ( ne abbiamo parlato in un articolo su MinutiDiStoria ) "Storia e memoria non sono gemelle" (come afferma il prof. Alessandro Barbero ),  la memoria può essere pacificata, non può essere sempre condivisa.   La ricorrenza del 25 aprile riapre questo dibattito che ancora vede divisioni molto nette. Non possiamo assistere a rivendicazioni di verità assolute basate sul fatto che esistono altri punti di vista. E' certo che è così. Esistevano i fascisti e vi furono i partigiani. Ed erano tutti italiani. Esistevano quelli che credettero nel fascismo, quelli che lo sconfessarono, quelli che lo combatte

Il bombardamento di Potenza (8-9 Settembre 1943): il racconto inedito di un protagonista

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                                                                                                                                     di Antonio Rubino Aereo delle forze alleate durante la II Guerra Mondiale Foto tratte da: Potenza d'Epoca - "I video e le foto piu' antiche" Il 25 Luglio del 1943 Mussolini era stato deposto. Vittorio Emanuele III aveva nominato Badoglio capo del Governo. Il 3 settembre 1943 veniva siglato, segretamente, l’Armistizio di Cassibile.  Cinque giorni dopo, alle 19.45, gli italiani sono incollati con le orecchie alla radio, Badoglio legge il suo proclama rendendo pubblico l’armistizio. Gli Italiani cessano ogni ostilità contro gli anglo-americani. Un proclama poco esplicito ma che, nel disorientamento generale, viene accolto con speranza  [1] . Beppe Fenoglio, in Primavera di bellezza, sintetizza magistralmente quei mesi in pochissime frasi: « E poi nemmeno l’ordine hanno saputo darci. Di ordini ne è arrivato un fottio, ma uno di