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Visualizzazione dei post da giugno, 2023

Giuseppe De Lorenzo, luminare innamorato della sua Basilicata

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  Uomo di scienza, amante degli studi umanistici, poliglotta e cultore di lingue antiche, senatore, docente universitario, innamorato della Basilicata e soprattutto del territorio della sua Lagonegro. Difficile condensare in una breve presentazione la intensa e significativa vicenda biografica di Giuseppe De Lorenzo. Sono oltre 250 le sue opere scientifiche pubblicate in diversi ambiti, alcune vere e proprie opere monumentali nel campo della geologia e della vulcanologia. Amico di Giustino Fortunato e Francesco Saverio Nitti, è oggi meno conosciuto di questi ultimi forse perché egli nel 1922 aderì al fascismo. Se quella per molti fu una scelta poco felice, ben più grave sarebbe la colpa di non ricordare e dare il giusto peso a una figura così importante. Giuseppe De Lorenzo fu un lucano insigne e la sua memoria è oggi preziosa, perché la poliedricità esemplare della sua figura è soprattutto segnata da una dedizione allo studio concretamente prolifica e tangibile, che diviene testim

La Battaglia di Grumentum. Lo scontro tra Annibale e l'esercito romano nel cuore della Lucania

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È la primavera del 207 a.C., i boschi e i campi intorno alla città romana di Grumentum, in Lucania, sono rigogliosi. Li dove due corsi d’acqua si incrociano scorrendo placidamente, presso le mura della città, un contadino lavora in una vigna. Da quelle viti verranno i vini lagarini così graditi ai patrizi romani, citati qualche secolo dopo anche da Plinio. Il contadino ammira l’esito del suo lavoro e pensa alla vendemmia che verrà dopo l’estate. Il povero coltivatore alza lo sguardo e dalla collina sta scendendo una moltitudine di uomini armati. Preso dal terrore corre a rifugiarsi in città, non conosce la provenienza di quell’esercito, né può sapere che un episodio determinante per la storia di Roma si sta per svolgere sotto le mura della sua città: si avvicina a Grumentum l’esercito cartaginese guidato da Annibale Barca. Dal 218 a.C. al 202 a.C. si svolse il più grande conflitto armato della storia antica, la seconda guerra punica, definita spesso “la guerra mondiale dell’antichità

La Poesia come dono di Dio: la storia di Donata Doni da Lagonegro

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Giudice:  Qual è la sua professione? Brodskij:  Poeta, poeta e traduttore. Giudice:  E chi ha riconosciuto che siete poeta? Chi vi annovera tra i poeti? Brodskij:  Nessuno. E chi mi annovera nel genere umano? Giudice:  Avete studiato per questo? Brodskij:  Per cosa? Giudice:  Per essere un poeta! Non avete cercato di completare l'università dove preparano... dove insegnano... Brodskij:  Non pensavo... Io non pensavo che ci si arrivasse con l'istruzione Giudice:  E come? Brodskij:  Io penso che...venga da Dio... Questo è uno stralcio di una delle udienze stenografate nell’ambito del processo a Iosif Brodskij. Il poeta russo, che sarà Nobel per la letteratura nel 1987, era finito davanti un giudice accusato di “parassitismo”. Il regime comunista non ammetteva che vi fossero cittadini senza lavoro. In realtà il “lavoro” di Brodskij non è ammesso dai canoni sovietici, la sua poesia è troppo indipendente, come egli stesso dice durante il processo, è qualcosa che