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Visualizzazione dei post con l'etichetta Seconda Guerra Mondiale

23 Marzo 1944, Roma, Via Rasella: una storia di resistenza italiana

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Roma, 23 marzo 1944. Un ventiduenne pedala su un carretto per la raccolta dei rifiuti. Non è un netturbino, è uno studente di medicina, si chiama Rosario Bentivegna. Nei pressi di via Rasella, nel centro di Roma, vi è un giovane fisico, Giulio Contini. Insieme alla moglie Giulia ha confezionato l’oggetto che Bentivegna sta trasportando nel carretto. Via Rasella è una strada in leggera salita, stretta. Al suo imbocco c’è un altro giovane che indossa un berretto, si chiama Franco Calamandrei, è il figlio di Piero Calamandrei. All’angolo di via del Tritone c’è invece una ragazza di nobili origini, è Carla Capponi, ha un impermeabile da uomo in mano. Lei è la fidanzata del ragazzo sul carretto della spazzatura, Rosario, l’impermeabile servirà a coprire la sua divisa da spazzino. Lo sta aspettando. Rosario è fermo in via Rasella, con una pipa accesa, e ha un compito da eseguire. Tutti questi giovani sono componenti di un GAP, gruppo di azione patriottica. Sono partigiani del Partito Comunis

Campo Sportivo “Onofrio Venezia” di Moliterno: sport e memoria civile

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 di  Nicola Orlando Si frequenta per anni un luogo e lo si indica con il nome del personaggio a cui è stato intitolato, ma lo si fa con quella disattenzione che scaturisce dall’abitudine, pur essendo un simbolo forte della propria storia personale e comunitaria. Il campo sportivo di Moliterno “O.(Onofrio) Venezia” è uno di questi. Il disegno del Campo Sportivo di Moliterno dal progetto degli anni '30 (Archivio Storico Comunale di Moliterno) Il tutto ha inizio il 18 luglio 1931 quando il Podestà di Moliterno, comm. Avv. Giuseppe Fruguglietti, con propria deliberazione n. 1751 , approva il progetto redatto dall’ing. Attilio Campa per la “Costruzione del Campo Sportivo”, per un importo di previsione di L. 34.375,95, da realizzare in contrada Piaggiarelle. Nella relazione allegata si legge: “Il progetto di Campo Sportivo che presentiamo, in seguito al mandato ricevuto dalla spett. Unione Sportiva Moliternese ….”. Nel paragrafo successivo si legge ancora “Il favore e la cooperazione  

Una Storia di sbarchi: la Sicilia da Garibaldi agli Alleati e fino a Craxi e alla notte di Sigonella

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di  Biagio Bianculli È stata colonizzata e abitata da tante popolazioni, ha avuto tante dominazioni: fenici, greci, romani, bizantini, arabi, normanni, angioini, aragonesi e borboni, il fascino storico della Sicilia è unico. Essendo un’isola la sua storia racconta soprattutto di “sbarchi”.  Avanziamo le lancette della storia di qualche secolo e partiamo dal XIX. 1860 : la famosa “ spedizione dei Mille ” decisiva per l’Unità d’Italia . L’isola più grande del Mediterraneo fa partire l’“effetto domino” per l’unificazione del Paese. 83 anni dopo sbarcarono le truppe statunitensi per la liberazione dall'Italia dall’occupazione nazifascista. Con l'“ Operazione Husky ” gli alleati dalle coste della Sicilia diedero il via alla liberazione della penisola. 1985 : a differenza dell’Italia dell’armistizio dell’8 settembre 1943, per la prima volta un Presidente del Consiglio, Bettino Craxi , “dice di no” agli americani nella “ notte di Sigonella ”. LA SPEDIZIONE DEI MILLE.

Riflessioni sul 25 Aprile: pacificare la memoria e guardare al futuro

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di Antonio Rubino La storia e la memoria sono come l'acqua e l'olio. Questo è il "problema" del 25 aprile . Non dovrebbe esistere un problema del 25 Aprile, ma l'enorme discussione che si apre su questa ricorrenza non è solo una "questione" di appartenenza politica, ma è figlia di questo derby scatenato tra " storia e memoria " ( ne abbiamo parlato in un articolo su MinutiDiStoria ) "Storia e memoria non sono gemelle" (come afferma il prof. Alessandro Barbero ),  la memoria può essere pacificata, non può essere sempre condivisa.   La ricorrenza del 25 aprile riapre questo dibattito che ancora vede divisioni molto nette. Non possiamo assistere a rivendicazioni di verità assolute basate sul fatto che esistono altri punti di vista. E' certo che è così. Esistevano i fascisti e vi furono i partigiani. Ed erano tutti italiani. Esistevano quelli che credettero nel fascismo, quelli che lo sconfessarono, quelli che lo combatte

Il bombardamento di Potenza (8-9 Settembre 1943): il racconto inedito di un protagonista

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                                                                                                                                     di Antonio Rubino Aereo delle forze alleate durante la II Guerra Mondiale Foto tratte da: Potenza d'Epoca - "I video e le foto piu' antiche" Il 25 Luglio del 1943 Mussolini era stato deposto. Vittorio Emanuele III aveva nominato Badoglio capo del Governo. Il 3 settembre 1943 veniva siglato, segretamente, l’Armistizio di Cassibile.  Cinque giorni dopo, alle 19.45, gli italiani sono incollati con le orecchie alla radio, Badoglio legge il suo proclama rendendo pubblico l’armistizio. Gli Italiani cessano ogni ostilità contro gli anglo-americani. Un proclama poco esplicito ma che, nel disorientamento generale, viene accolto con speranza  [1] . Beppe Fenoglio, in Primavera di bellezza, sintetizza magistralmente quei mesi in pochissime frasi: « E poi nemmeno l’ordine hanno saputo darci. Di ordini ne è arrivato un fottio, ma uno di