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Paralipomeni lucani sulla rappresentazione della morte* (II parte)

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  di  Antonella Pellettieri  (dirigente di ricerca del CNR) La paura e l’incapacità di comprendere scientificamente le calamità naturali, le epidemie, le pestilenze, le carestie e i dolori delle guerre portò gli artisti a rappresentare la morte con immagini macabre e a far riflettere sull’inutilità del raggiungere potere e ricchezza. Sembra che proprio nella seconda metà del XIII secolo, iniziarono alcune particolari rappresentazioni della morte: ad esempio l’incontro fra i tre scheletri e i vivi viene affrescato nella cripta di Santa Margherita a Melfi ed è datato a cavallo fra il XIII e il XIV secolo. Senza entrare nella vexata questio se sia o meno rappresentato l’imperatore Federico II e due membri della sua famiglia – la moglie Jolanda d’Inghiltera, figlia di Giovanni di Brienne re di Gerusalemme,   e il figlio Corrado -, l’affresco è fra le più antiche raffigurazioni con questo tema.   Aiutàti dal buio della cripta che non è molto illuminata, gli autori vollero realizzare una sc

“Pensavamo rimanere sempre sani in un mondo malato”: fonti per la storia delle epidemie ( I Parte)

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 di Antonella Pellettieri  (dirigente di ricerca del CNR) Abbati et conventui S. Marie de Bantia etc. Ex parte vestra fuit nobis humiliter supplicatum, ut cum dictum monasterium habeat quoddam casale parvulum, dictum Cervaritium, sytum in quadam valle multipliciter aeris corruptione infecta, ita quod maes et femine ac specialiter pueri ibidem existere nequeant tempore modico, quia oppressi egritudinibus moriantur, mutandi casale ipsum ad iactum unius lapidis superius propter aeris puritatem, licentiam vobis concedere de benignitate regia dignaremur. Nos enim vestris supplicationibus inclinati, plenam vobis de predictis tenore presentium concedimus potestatem, dummodo sytus, ubi dictum casale mutabitur, sit de tenimento seu territorio monasterii supradicti, et nulli nostrorum fidelium exinde iniuria seu preiudicium inferatur. Datum in Castris, in obsidione Lucerie XXI augusti, XII indictionis, regni nostri anno quinto [1] . Questo documento di re Carlo I d’Angiò del 21 agosto 1269 è u

Riflessioni sul coronavirus: cosa scriveranno gli storici? (cosa racconteremo ai nipoti?)

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di Antonio Rubino Questo articolo è probabilmente inutile. Parte da una domanda che di sicuro non ha risposta. Forse per questo, se lo leggi fino alla fine, potrai averne una. Cosa resterà, nella storia, di questa pandemia? C'è chi risponderà: tutto! Ma, la domanda va riformulata: cosa scriveranno gli storici, fra 100 anni, di questo periodo? La domanda è affascinante, peraltro, non ha risposta.   Non si tratta di decidere cosa risponderemo ai nostri nipoti quando ci chiederanno: Nonno come si viveva ai tempi dell'epidemia? cosa facevate chiusi in casa?. Il problema è da riversare su altri due punti: come faremo a testimoniare ciò che racconteremo? Su cosa si baserà chi quella storia dovrà scriverla? Abbiamo visto come in questo periodo insolito e inaspettato di pandemia siano fioriti parallelismi e analogie storiche (senza i crismi della comparazione scientifica) nati dalla spontaneità di ricercare nel passato qualcosa che potesse rasserenare o insegnare al presente (ne abbiam

La peste del Trecento e il dibattito storiografico: la storia può dirci qualcosa sulla pandemia del coronavirus?

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di Antonio Rubino I parallelismi storici non sono sostenibili. Tuttavia, la comparazione delle vicende storiche può invitare ad alcune riflessioni. La pandemia di covid19 , il corona virus , che ha bloccato il mondo, ha fatto fiorire molti parallelismi storici che, se non altro, oggi sono utili per riscoprire alcuni aspetti del dibattito storiografico e delle vicende del passato. Quantomeno, abbiamo un'occasione di confrontarci con la grande moltiplicazione di esperienze che si ha quando si studia la storia, così da guardare al futuro con mente "aperta". E' ricca di spunti interessanti, ma storicamente confutabile, la ricostruzione di un'analogia tra la pandemia del 2019 e l'epidemia di Spagnola che seguì la Prima Guerra Mondiale. Potrebbe risultare altrettanto ricca di nuove riflessioni sul presente la relazione che alcuni vorrebbero instaurare tra la Spagnola e l'ascesa del Nazismo : questione alquanto complessa e tesi molto difficile da sostenere