Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta Milan

Il calcio tra storia ed epica: Il Milan di Sacchi nella nebbia di Belgrado e una prodigiosa penna bic....

Immagine
di  Biagio Bianculli Il calcio ha la sua epica , oltre che una sua storia.   Squadre che hanno sovvertito le "regole" e la concezione del calcio, sovvertendo quelle che c’erano in precedenza, rientrano nella storia, ma anche nell’epica di questo sport. Il Real Madrid degli anni ’50, l’Ajax degli anni ’70, il Milan degli olandesi di Sacchi e il Barcellona di Guardiola.   Ma, esistono partite spartiacqua tra un’epoca e un’altra e che segnano il confine di un’epoca? UNA PARTITA DURATA 48 ORE - Nel caso del Milan di Sacchi c’è una partita che si disputò in 48 ore. Un’epopea. Era il 9 novembre del 1988. Esattamente un anno dopo sarebbe caduto il muro di Berlino . Il Milan aveva pareggiato all’andata 1-1 contro la Stella Rossa , la Crvena Zvzeda di Belgrado. Il tridente dei serbi composto da Stojkovic, Savicevic e Prosinecki mette paura,   il sistema difensivo di Sacchi e Baresi non aveva molte possibilità. di resistere. Savicevic inaugura la gara di ritorno con il g

Storie di calcio. La "maledizione" di Bela Guttman

Immagine
di  Biagio Bianculli La storia del calcio del Novecento è segnata da quella dei giocatori e degli allenatori. Quando le vicende di questi personaggi si tingono di mistero aumentano il loro fascino: una di queste storie è quella di  Bela Guttman . Nato a Budapest, nel 1899 (m la sua data di nascita non è sicura), frequentava come tutti gli ebrei ungheresi  la grande sinagoga di Budapest, una delle più particolari al mondo, la stessa da cui è partito il mago Houdini, o il signor Emanuel Schwartz, il cui figlio Tony Curtis è diventato un divo di Hollywood.  Guttman gioca prima a Budapest, poi a Vienna e poi negli Stati Uniti a Brook lin con Erni Erbstein (che sarebbe diventato poi il direttore tecnico del Torino, morto nella tragedia di Superga), quando è in corso la persecuzione razziale contro gli Ebrei, che non riguarda la sola Germania di Hitler, ma anche altri Stati e la stessa Ungheria. Gli Ebrei di Ungheria vengono caricati su treni e condotti verso Auschwitz, dove muore