"La conquista di Roma" di Matilde Serao. La Basilicata in scena nella letteratura dell'Ottocento.
Quando nel 1885 Matilde Serao pubblicò La conquista di Roma , era già una delle penne più acute e originali dell’Italia postunitaria. Figlia di un giornalista greco rivoluzionario e di una giovane napoletana di buona famiglia, aveva conosciuto la povertà, la precarietà, la fatica del lavoro intellettuale e la tenacia necessaria per imporsi in un mondo dominato dagli uomini. Il romanzo risente di questa biografia intensa: ogni pagina è percorsa dalla fame di affermazione, dall’ansia di riscatto e dalla lucidità – spesso spietata – con cui l’autrice guarda alla costruzione della nuova Italia. (Di Matilde Serao abbiamo parlato in questo articolo su minutidistoria ). La conquista di Roma è un romanzo da riscoprire, soprattutto per i lucani. E' un romanzo che parla di politica e ambizioni, lo sfondo costante è la capitale del giovane regno d'Italia, lo sfondo più profondo la Basilicata che la Serao amò profondamente. La Roma del romanzo non è la città eterna, artistica, monumentale...