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Nel Presepe di San Francesco la nostra storia e il Natale di Gesù

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  Il Natale sta perdendo il suo fascino? L’ho letto da qualche parte… non si sente la magia del Natale quest’anno. Il Natale nulla ha di magico, ma forse del Natale abbiamo perso la bellezza, incartata in cellophane colorati di un consumismo senza freni. Però, anche questo rischia ormai di essere banale. Più che il fascino, stiamo perdendo il senso delle cose. Anche del Natale. Probabilmente, il Presepe è il simbolo senza eguali del Natale. Ed oggi se ne parla divisi in tifoserie (come certa politica propone): vietare il presepe nelle scuole perché offenderebbe altre religioni; rendere il presepe obbligatorio nelle scuole; allestire scene moderniste, con coppie gay e frastuono di bombe, terzomondismo e consumismo vario. Ecco, per ciò che vediamo accadere in Palestina e per il “senso delle cose” tutto ciò nulla ha a che fare con il Natale. Occorre un attimo di silenzio. La Storia ha qualcosa da dirci, poi sta a noi saper ascoltare. È la notte di Natale dell’anno 1223. Frate France

Pagine di santità recuperate: Beatrice Palmieri da Moliterno e Fra Francesco da Montesano.

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di Antonio Rubino Un manoscritto del 1766   tramanda importanti notizie biografiche di religiosi francescani morti in concetto di santità  [1] . Alcune di queste notitie  sono state sepolte dall'oblio nelle comunità dove queste persone avevano vissuto. Recuperarle permette non solo di ripristinare " pagine di santità ", ma anche ricostruire spaccati di vita dei secoli passati. In questo manoscritto troviamo due Notitie che riguardano la storia del Convento di Santa Croce di Moliterno (Pz) che erano state completamente dimenticate.  Una è riferita ad un frate che visse e morì in questo convento nel corso del Seiecento, Fra Francesco da Montesano . L’esordio della descrizione del frate colpisce molto: «fu religioso di molta perfetione, fu di molto credito presso il secolo. […] e mai stava in ozio, anche quando era vecchio, ma o fatigava nell’orto, o nell’oratione, o in altro impiego dell’ubbidienza» . L’ incipit , prima ancora di esaminare la figura di Fra

Il bombardamento di Potenza (8-9 Settembre 1943): il racconto inedito di un protagonista

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                                                                                                                                     di Antonio Rubino Aereo delle forze alleate durante la II Guerra Mondiale Foto tratte da: Potenza d'Epoca - "I video e le foto piu' antiche" Il 25 Luglio del 1943 Mussolini era stato deposto. Vittorio Emanuele III aveva nominato Badoglio capo del Governo. Il 3 settembre 1943 veniva siglato, segretamente, l’Armistizio di Cassibile.  Cinque giorni dopo, alle 19.45, gli italiani sono incollati con le orecchie alla radio, Badoglio legge il suo proclama rendendo pubblico l’armistizio. Gli Italiani cessano ogni ostilità contro gli anglo-americani. Un proclama poco esplicito ma che, nel disorientamento generale, viene accolto con speranza  [1] . Beppe Fenoglio, in Primavera di bellezza, sintetizza magistralmente quei mesi in pochissime frasi: « E poi nemmeno l’ordine hanno saputo darci. Di ordini ne è arrivato un fottio, ma uno di