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Brevi cenni sui fatti di Pontelandolfo e Casalduni: la storia oltre il mito propagandistico.

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Contrariamente a una certa vulgata revisionista, gli eventi che ebbero luogo a Pontelandolfo e Casalduni, nell'agosto del 1861, non sono mai stati segreti. Già all'epoca, le vicende furono ampiamente discusse e pubblicate. Giornali di varie tendenze, memorie personali e saggi sul brigantaggio del XIX secolo, come quello di Marc Monnier, le riportarono. Anche il deputato Giuseppe Ferrari, dopo una visita personale, sollevò la questione in Parlamento già il 2 dicembre 1861. Il brigante Cosimo Giordano, primo a sinistra La storiografia scientifica del Novecento ha continuato a esaminare questi eventi. L'opera di Franco Molfese , "Storia del brigantaggio dopo l'Unità" (1964) riporta i fatti di Pontelandolfo. La disponibilità di fonti primarie sin dall'epoca e la continua ricerca accademica dimostrano che non si tratta di una verità "nascosta" o scoperta di recente, ma di un capitolo della storia italiana costantemente sotto esame. Anzi, occorrerebbe ...

Storia dell'Arma dei Carabinieri - Terza Puntata: da Pastrengo alla Crimea, i Carabinieri in guerra.

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Dopo i fallimenti delle insurrezioni mazziniane degli anni '40 dell'Ottocento, l'idea di un'Italia unita sotto la guida dei monarchi esistenti guadagnò terreno.  I Carabinieri Reali e l'Alba dell'Italia Unita: Una Storia di Lealtà e Coraggio Il sogno di un'Italia finalmente unita, dopo decenni di frammentazione e moti insurrezionali, iniziò a prendere forma a metà dell'Ottocento. Le fallimentari ribellioni ispirate da Mazzini avevano lasciato il campo a una nuova visione: l'unificazione sotto il Regno di Sardegna. Fu il 1848, l'anno delle rivoluzioni in tutta Europa, a dare la spinta decisiva. Il 23 marzo di quell'anno, Carlo Alberto, Re di Sardegna, dichiarò guerra all'Impero Austriaco, accendendo la miccia di quella che sarebbe passata alla storia come la Prima Guerra d'Indipendenza Italiana. Era l'inizio di una "guerra federativa", un'alleanza di stati italiani decisi a scacciare lo straniero. In questo scenario d...

Guida rapida al Giudizio Universale (di Michelangelo)

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Di Domenico Emanuele Labanca Il “Giudizio universale” di Michelangelo è uno degli affreschi più conosciuti del mondo. Fu realizzato tra il 1535 e il 1541 su commissione di papa Clemente VII ( l a commissione iniziale fu effettivamente di Papa Clemente VII , ma egli morì nel 1534. Fu Papa Paolo III Farnese a insistere affinché Michelangelo riprendesse il lavoro e lo portasse a termine ) . Fu collocato nella parete dietro l’altare della cappella Sistina e rappresenta il momento della "fine del mondo": o meglio,  il Giudizio finale sulle anime, quando Cristo ritorna per giudicare i vivi e i morti e inaugurare il Regno dei Cieli, dopo la risurrezione dei corpi.  Michelangelo lavorò da solo, con l’aiuto per i lavori manuali di preparazione dei colori e degli intonaci.     La struttura dell'opera Corona centrale Innanzitutto l’opera, come già anticipato, parla dell’ultima venuta di Cristo per inaugurare il Regno di Dio.   Come scritto nel libro dell’Apocalisse...

I Gradi dell'esercito romano: struttura e gerarchie dell'esercito più famoso del mondo

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Di Domenico Emanuele Labanca  La Potenza Militare di Roma: Struttura e Gerarchie dell'Esercito Romano L' esercito romano si staglia nella storia come una delle forze militari più formidabili e influenti del mondo antico. La sua efficienza, la sua disciplina ferrea e la sua straordinaria capacità di adattamento furono pilastri fondamentali della grandezza di Roma, permettendole di espandere i suoi domini e mantenere la pace all'interno dei suoi vasti confini per secoli. La struttura di questa macchina bellica era complessa e ben articolata, comprendendo diverse componenti essenziali:  legioni di cittadini romani, le truppe  ausiliarie, la flotta e le guarnigioni romane (che comprendono i pretoriani e i corpi dei vigiles) Nel corso della sua millenaria e dinamica storia, l'esercito romano fu oggetto di numerose e significative riforme . Tra queste, quella attuata da Gaio Mario alla fine del II secolo a.C. fu di cruciale importanza, trasformando l'esercito da una mil...

Storia dell'Arma dei Carabinieri - Seconda Puntata: Le prime sfide

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Nel 1815, subito dopo la loro istituzione, i Carabinieri si trovarono ad affrontare le prime significative prove, sia nel mantenimento dell'ordine pubblico che sul campo di battaglia. Il 23 aprile di quell'anno, il Carabiniere Giovanni Boccaccio fu il primo a cadere in servizio, vittima di un'imboscata mentre cercava di catturare un gruppo di evasi dal carcere di Cuneo. Il primo impegno militare vero e proprio, nel 1815, vede i Carabinieri partecipare attivamente alla campagna contro le truppe di Napoleone Bonaparte, colui che aveva fondato e organizzato la Gendarmeria a cui si ispirarono i fondatori del corpo dei Carabinieri (vedi prima puntata qui ). Un piccolo contingente si unì al corpo di spedizione del Generale Sallier de la Tour, distinguendosi per l'attività informativa e la resistenza in alcune stazioni di confine. Durante l'assalto a Grenoble, i Carabinieri, sotto il comando del Sottotenente Cavassola, effettuarono una carica di cavalleria che contribuì i...