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Visualizzazione dei post da novembre, 2025

Alle radici degli eserciti moderni. "Il sapere delle armi" un libro per viaggiare nelle accademie e scuole militari tra il '700 e l' '800

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Il sapere delle armi , curato da Alessandro Bonvini per Viella, è un volume che compone un quadro unitario e convincente della lenta costruzione, tra Sette e Ottocento, di una vera cultura professionale delle armi nell’ Italia preunitaria . La forza del volume sta nella sua capacità di far dialogare tradizioni territoriali differenti — dalle accademie sabaude a quelle borboniche, dalle istituzioni toscane alle esperienze napoleoniche — senza perdere mai l’unità della prospettiva. Ne emerge un’unica grande storia: quella di un mondo militare che, pur partendo da radici aristocratiche e locali, si avvia progressivamente verso forme di sapere strutturato, regolato e scientificamente fondato. Fin dall’introduzione, Bonvini mette in luce la tensione fondamentale del periodo: un’epoca in cui la formazione degli ufficiali si distanzia dalla semplice trasmissione di valori aristocratici per assumere i contorni di una vera professione, che richiede competenze tecniche, disciplina intellettuale...

"La conquista di Roma" di Matilde Serao. La Basilicata in scena nella letteratura dell'Ottocento.

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Quando nel 1885 Matilde Serao pubblicò La conquista di Roma , era già una delle penne più acute e originali dell’Italia postunitaria. Figlia di un giornalista greco rivoluzionario e di una giovane napoletana di buona famiglia, aveva conosciuto la povertà, la precarietà, la fatica del lavoro intellettuale e la tenacia necessaria per imporsi in un mondo dominato dagli uomini. Il romanzo risente di questa biografia intensa: ogni pagina è percorsa dalla fame di affermazione, dall’ansia di riscatto e dalla lucidità – spesso spietata – con cui l’autrice guarda alla costruzione della nuova Italia. (Di Matilde Serao abbiamo parlato in questo articolo su minutidistoria ). La conquista di Roma è un romanzo da riscoprire, soprattutto per i lucani. E' un romanzo che parla di politica e ambizioni, lo sfondo costante è la capitale del giovane regno d'Italia, lo sfondo più profondo la Basilicata che la Serao amò profondamente. La Roma del romanzo non è la città eterna, artistica, monumentale...

4 novembre: la memoria non è esercizio del passato ma responsabilità del presente

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Oggi, come ogni anno, la nostra comunità si ritrova unita per celebrare una delle date più significative della storia italiana: il 4 novembre , Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. Ai saluti alle autorità civili, militari e religiose presenti, non posso aggiungere quelli diretti ai combattenti e reduci: nella nostra comunità non ci sono più le voci di chi può raccontare la guerra da testimone. Ma le loro voci vivono con noi, vive il loro ricordo. La loro memoria è preziosa per noi. Con noi c'è la loro gloriosa bandiera, che l'ultimo dei reduci, il cav. Scannone, ha lasciato al nostro Comune e oggi, come avverrà spero negli anni a venire, portano in questa manifestazione gli alunni delle nostre scuole.  Il 4 novembre è una data che porta con sé la solennità del ricordo e il dovere della riflessione. Ricordiamo la conclusione della Prima Guerra Mondiale , l’armistizio che segnò la fine di un conflitto che aveva devastato l’Europa e segnato per sempre la nostra co...