Il calcio e le sue storie attraverso i derby: "El Super Clasico"
Daniel Onega e Julio_Melendez in un superclasico degli anni 60 |
Ci sono derby e derby. Il più pericoloso è forse quello di Mostar, in Bosnia. Il più intenso, probabilmente, è quello di Tehran tra Persepolis ed Esteghlal che hanno una rivalità pazzesca. Nello stadio della capitale iraniana ci sono 90mila persone: tecnicamente non ci potrebbero essere donne, ma ve ne sono diverse travestite da uomini per andare a vedere la partita.
Sono tanti i derby del calcio e le loro storie, da ogni parte del mondo. C'è un derby però che ha permesso racconti di ogni genere: El Super
Clasico, uno dei derby di Buenos Aires. Il più importante del calcio argentino: tra il River Plate e il
Boca Juniors. E’ il più importante perché si gioca soprattutto alla Boca, nel
quartiere dei genovesi, arrivati dall’Italia a cavallo tra '800 e '900.
DAL
PRIMO DERBY AL 1966 - Siccome il River giocava anch’esso alla
Boca, era proprio un derby di quartiere, un po’ come quello di Avellaneda traRacing e Independiente. Il primo derby della capitale argentina si è giocato il
24 agosto 1913, con la vittoria per 2-1 del River. "Un po’ di tensione" si avvertì fin dalla prima edizione, la
partita venne sospesa al 75’: rigore per il Boca Juniors, tre espulsi del River
e caos in tribuna e poi per le strade. Repressione della polizia. Un paio di
morti. Da lì in poi è stata sempre tensione. Le squadre sembrano detestarsi.
A metà secolo il River diventa
ricco, chiamati i Milionarios (i Milionari), perché ha venduto Di Stefano al
Real Madrid e Sivori alla Juventus e con quei soldi hanno costruito un pezzo
dello stadio Monumental al Nunez, un quartiere chic della città.
Ma quelli del River sono anche Gallinas (le galline), perché nella finale di ritorno di Coppa
Libertadores del 1966 venne tirata in campo una gallina a mò di scherno.
Quelli
del Boca sono detti Los Xeneizes (I Genovesi), poiché i primi immigrati a fondare la squadra erano
dei genovesi. Ma anche Bosteros, "amanti della cacca di cavallo".
Non ci sono
soltanto differenze d’origine, ma d’approccio tra le due squadre.
Ci sono stati 63 "infedeli", calciatori cioè
che hanno giocato per tutte e due le squadre: tra questi Batistuta, Jorge Higuain
(il Pipa, il padre di Gonzalo) e Jota Jota Lopez.
LA GRANDE TRAGEDIA DEL 1968 - Nel 1968 il Super Clásico che si giocò al Monumental
segnò per sempre la rivalità tra le due tifoserie. Per comprende al meglio
quello che accadde sugli spalti bisogna fare un breve viaggio nell'Argentina di
quegli anni: solo due anni prima c'era stato un golpe militare che aveva
portato al potere il Generale Ongania e la violenza nel paese era all'ordine
del giorno con una crisi economica che stava impoverendo ancora di più la
popolazione. La violenza era la normalità e il calcio non ne era esente.
Era il
23 giugno, pieno inverno, sugli spalti del Monumental le bandiere del Boca
venivano bruciate, i bicchieri venivano riempiti di urina e
lanciati dai tifosi da un settore all'altro. Poco prima della fine del match
alcuni sostenitori del Boca decisero di lasciare lo stadio dalla "Puerta
12", da dove erano entrati, uno dei cancelli più stretti dello
stadio. La versione ufficiale della polizia parla di incrocio tra tifosi; da
una parte scendono, dall'altra salgono, chi è dietro spinge per scendere e chi
è dentro, in quel budello stretto e semibuio, tenta di sopravvivere, senza
riuscirci: 71 i morti, 150 i feriti.
Ma ci sono altre due versioni: la prima
parla di un cancello chiuso, la seconda, ben più macabra, di una carica punitiva
della polizia (ce n'erano state diverse sugli spalti) per i cori
"peronisti" che avevano accompagnato tutto il match. Per la giustizia
argentina nessun colpevole. Un fatto rimasto impunito che ha segnato l'odio e l'antipatia tra i due club.
LA
STORIA CONTINUA FINO AI GIORNI NOSTRI - In uno dei derby i tifosi del Boca
Juniors si sono presentati con due quintali di piume, quelli del River risposero con una decina di bambole gonfiabili lanciate verso il campo con le effigie
dei giocatori del Boca. Restano alla cronaca della goliardia i tifosi del Boca che mandano 400 cornetti di pasticceria
dicendo ai rivali che sono dei cornuti. Nel 2011 il derby non si disputò per la retrocessione del River arrivata dopo lo spareggio contro il
Belgrano. Poi il River ritornerà e ricomincerà El Super Clasico.
Ma veniamo ai
giorni nostri. Per gli incidenti pre-gara della finale di Copa Libertadores
2018 tra River Plate e Boca Juniors, le due successive partite internazionali al Monumental si disputarono senza
pubblico e inoltre il club fu sanzionato con una multa di 400mila dollari.
L’ultimo atto della Finale 2018 della Coppa Libertadores, ovvero la Champions
sudamericana, si gioca in Spagna al
Santiago Bernabeu di Madrid il 9 dicembre: la prima volta che River e Boca, le
due squadre più importanti di Buenos Aires, si giocano una finale. Vince il River Plate per 3-1 la 59ª edizione della Copa
Libertadores, il più importante torneo calcistico sudamericano.
Commenti
Posta un commento