Perché i nomi sono importanti... Le due Rossane che hanno influenzato Occidente e Oriente.

di Biagio Bianculli

Il nome Rossana non può essere considerato come tutti gli altri. È il nome di battesimo delle due donne che hanno influenzato due grandi personaggi determinanti per la storia dell’Occidente e dell’Oriente.
Roxane sposa di Alessandro Magno e Roxelana, poi diventata Hurrem, l’Haseki (la favorita) di Solimano il Magnifico.

Il nome Rossana è di origine persiana e va attribuito per forza di cose alla moglie del conquistatore macedone. Il significato è “rilucente”, “splendida”. L’origine più probabile è dal termine afghano Roshanak, che significa “Piccola stella”, che mutua da rokshana o roshna, quindi luce e illuminante. Mentre Roxelana, che deriva dal polacco “fanciulla rutena” (allora la Crimea era inglobata nel Regno di Polonia), ma anche “la russa” (era originaria della Crimea), o “la rossa” (per via del colore dei suoi capelli), cambiò il nome in Hurrem, attribuitole da Solimano, dopo essersi convertita dalla religione cristiano-ortodossa all’Islam, con il significato di sorridente e gioiosa.
Alessandro Magno e Rossane (dipinto di Pietro Rotari, 1756)

ROSSANE, LA PRIGIONIERA DIVENTATA MOGLIE DI ALESSANDRO MAGNO – Era figlia di Ossiarte, un persiano, satrapo della Battriana, nell’attuale Afghanistan. Diventò una prigioniera, insieme alla sua gente, nel 327, quando era ancora bambina. A farli prigionieri era stato Alessandro Magno. Si sposò con lo stratega macedone per unificare l’alleanza tra Macedoni e Persiani. Dopo la morte dell’"amato sposo", partorì Alessandro IV, che nacque a distanza di sei mesi. Riuscì a far uccidere la rivale Statira II con la complicità di Perdicca, vivendo a Babilonia fino al 319.  In Macedonia fu protetta da Antipatro e Poliperconte e poi si rifugiò in Epiro presso la suocera, Olimpiade. Però la vecchia regina si trovò in lotta contro il generale Cassandro e venne assassinata a Pidna, mentre Rossane e il figlio vennero tenuti prigionieri ad Anfipoli e fatti avvelenare dallo stesso comandante.

ROXELANE, LA SCHIAVA DIVENTATA HASEKI HURREM SULTAN – Roxelane come Rossane. La storia si ripete: una prigioniera diventa la favorita di un conquistatore. Il teatro di questa storia è la città che da sempre ha diviso l’Europa dall’Asia (e ora, con Erdogan, candidata ad entrare nell’Unione Europea), Costantinopoli, oggi Istanbul (non più capitale turca dal 1923 da quando Ataturk preferì Ankara). 
Alexsandra “la rossa” Lisowska, conosciuta in Europa come Roxelane, era figlia di un prete ortodosso e fu strappata dai Tartari a Rohatyn, allora in Polonia, oggi in Ucraina. Venne venduta agli Ottomani e il suo carattere gioviale e i capelli rossi colpirono Solimano, che aveva già avuto un figlio da Mahidevran, Mustafa. Per amore del Magnifico, Roxelane, si converte all’Islam e questo divenne decisivo per diventare la nuova Haseki, la preferita e la dominatrice dell’Harem. 
Questo scatenò l’invidia della rivale che l’aggredì con tentativo di sfregio e fece arrabbiare Solimano che la esiliò. Fu la prima sposa dell’Impero Ottomano, diede cinque figli maschi e una femmina, e fu probabilmente la principale artefice delle uccisioni di Pargali Ibrahim Pascia, il Gran Visir di Solimano, da sempre favorevole a Mahidevran e di Mustafa, il figlio avuto dalla rivale, per favorire uno dei suoi figli. 
Hurrem (e non più Roxelane) come consigliera del Sultano promosse molte iniziative di beneficenza. Furono create mense per i poveri alle quali si recavano più di 500 persone al giorno, e poi bagni pubblici, moschee e madrasa (scuole di formazione universitaria). Diventò anche una dei principali mecenati dell’Impero. Fu Selim, terzo figlio di Hurrem e Solimano, a salire al trono con il rango di sultano nel 1566, dopo la morte del padre, realizzando il desiderio della madre: vedere uno dei suoi figli a capo dell’impero. In realtà l’Haseki non poté vederlo: perché morì tra le braccia del suo amato consorte il 18 aprile 1558.

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