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Riflessioni sul 25 Aprile: pacificare la memoria e guardare al futuro

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di Antonio Rubino La storia e la memoria sono come l'acqua e l'olio. Questo è il "problema" del 25 aprile . Non dovrebbe esistere un problema del 25 Aprile, ma l'enorme discussione che si apre su questa ricorrenza non è solo una "questione" di appartenenza politica, ma è figlia di questo derby scatenato tra " storia e memoria " ( ne abbiamo parlato in un articolo su MinutiDiStoria ) "Storia e memoria non sono gemelle" (come afferma il prof. Alessandro Barbero ),  la memoria può essere pacificata, non può essere sempre condivisa.   La ricorrenza del 25 aprile riapre questo dibattito che ancora vede divisioni molto nette. Non possiamo assistere a rivendicazioni di verità assolute basate sul fatto che esistono altri punti di vista. E' certo che è così. Esistevano i fascisti e vi furono i partigiani. Ed erano tutti italiani. Esistevano quelli che credettero nel fascismo, quelli che lo sconfessarono, quelli che lo combatte

La Guerra del Sud: Unità, Risorgimento, Brigantaggio, Borbonici. Introduzione: Il Brigante e il Generale.

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Apriamo una serie di articoli sul tema dell'Unità d'Italia, la guerra civile che interessò il Sud post-unitario e il fenomeno del Brigantaggio. Uno scontro tra chi aderì all'Unità d'Italia e coloro che vi si opposero.  Per l'introduzione a questa serie di "racconti" ci affidiamo a un video. Una lezione magistralmente chiara del prof. Carmine Pinto dal titolo "Il Generale e il Brigante". Oltre a delineare le figure di due protagonisti della Guerra per il Mezzogiorno, comprendiamo lo scenario storico nel quale si svolgono i fatti (vengono chiariti alcuni aspetti molto importanti e dibattuti della vicenda).  Nel prossimo "appuntamento" di questa serie, parleremo dell' Insurrezione lucana. La Guerra del Sud: Unità, Risorgimento, Brigantaggio, Borbonici. Introduzione. Il Generale e il Brigante : Emilio Pallavicini e Carmine Crocco  Video da  Lezioni di Storia Festival  : Carmine Pinto al Museo Archeologico di Napol

Angelo Clareno: la vita straordinaria di "un ribelle tranquillo"

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Vittore Crivelli. Madonna col Bambino, San Girolamo, San Giovanni Battista, San Francesco, il Beato Angelo Clareno. Fermo. XV sec. Particolare. Ritaglio foto da Wikipedia                                                                                           di Antonio Rubino A.D. 1334  Papa Giovanni XXII decide di intervenire energicamente contro i gruppi religiosi "non allineati". Negli anni precedenti la diatriba tra il Pontefice e i gruppi di Spirituali Francescani è stata durissima. Il terreno di scontro: "la povertà di Cristo e degli Apostoli". Da una parte il Papa e la Curia, dall'altro gli Spirituali, un movimento che predicava e praticava il ritorno alla chiesa povera e all'osservanza sine glossa della Regola di Francesco d'Assisi .  Giovanni XXII decide che è il momento di chiudere la partita con colui che, insieme a Ubertino da Casale , era stato il maggior rappresentante degli Spirituali: Angelo Clareno , al secolo Pietro da C

Storia - Memoria: un derby da non disputare.

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di Antonio Rubino « La memoria collettiva ha costituito un’importante posta in gioco nella lotta per il potere condotta dalle forze sociali. Impadronirsi della memoria e dell’oblio è una delle massime preoccupazioni delle classi, dei gruppi, degl’individui che hanno dominato e dominano le società storiche. Gli oblii, i silenzi della storia sono rivelatori di questi meccanismi di manipolazione della memoria collettiva .»[1] La voce autorevole di Jacques LeGoff ci mette in guardia sull'importanza della memoria. E precisamente di quella memoria collettiva che nella felice definizione di Pierre Nora è: « il ricordo, o l'insieme dei ricordi, più o meno conosciuti, di un'esperienza vissuta o mitizzata da una collettività vivente della cui identità fa parte integrante il sentimento del passato »[2]. Un acceso revisionismo storico (guidato per lo più da giornalisti e non affidato a storici di professione), ma anche un acceso dibattito sul fiorire di celebrazioni di ta

Il bombardamento di Potenza (8-9 Settembre 1943): il racconto inedito di un protagonista

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                                                                                                                                     di Antonio Rubino Aereo delle forze alleate durante la II Guerra Mondiale Foto tratte da: Potenza d'Epoca - "I video e le foto piu' antiche" Il 25 Luglio del 1943 Mussolini era stato deposto. Vittorio Emanuele III aveva nominato Badoglio capo del Governo. Il 3 settembre 1943 veniva siglato, segretamente, l’Armistizio di Cassibile.  Cinque giorni dopo, alle 19.45, gli italiani sono incollati con le orecchie alla radio, Badoglio legge il suo proclama rendendo pubblico l’armistizio. Gli Italiani cessano ogni ostilità contro gli anglo-americani. Un proclama poco esplicito ma che, nel disorientamento generale, viene accolto con speranza  [1] . Beppe Fenoglio, in Primavera di bellezza, sintetizza magistralmente quei mesi in pochissime frasi: « E poi nemmeno l’ordine hanno saputo darci. Di ordini ne è arrivato un fottio, ma uno di